PRESENTAZIONE QUADERNI DI SAN PRECARIO Terzo numero

AFFERMARE IL PUNTO DI VISTA PRECARIO, COALIZZARE I PRECARI

“Il precario e’ solo. Solo nella grande fabbrica dalla quale non dipende, solo nello studio professionale con cui collabora, solo nella propria stanza dove presta attività a favore di persone e enti che forse non conoscerà mai […]
Il precario e’ sempre differente. Differente dagli “stabili”, differente dagli altri precari, differente anche da se stesso. Raramente percepisce se stesso come tale, spesso finisce per rifugiarsi in paradisi artificiali […]
Il precario lavora. Il precario vive. Il precario lavora vivendo. Ogni suo gesto è lavoro, esercizio di qualità affinate da un meccanismo che induce il suo corpo e la sua anima al lavoro. Così si realizza l’usurpazione della sua vita …” Quaderni San Precario n. 3

Condizione precaria non è solo sfiga, è potenza produttiva e trasformativa. Per questo esistono i precari. Dalla capacità di comunicare, cooperare, vivere delle donne e degli uomini oggi nasce la ricchezza di cui pochi si appropriano. Questa capacità deve essere piegata, addomesticata, resa disponibile: il precario, isolato e separato dali altri, non può dire no, è costretto a produrre sempre più, ad assumere il punto di vista di chi lo paga, a cedere il meglio di sé, della sua intelligenza e della sua umanità, per arricchire imprese e banche.
Ma i precari possono coalizzarsi e lottare, formarsi collettivamente, cooperare per far male ai precarizzatori. E pretendere per sé reddito e “rendita”, praticare l’insolvenza contro il ricatto del debito, infischiandosene delle sorti (finanziarie) della nazione.
La crisi del debito pubblico fornisce oggi l’alibi per una riforma del mercato del lavoro che ci rende ancora più precari e ricattabili; giustifica il taglio dei servizi sociali, dei fondi per la cultura e per l’istruzione, la privatizzazione dei servizi collettivi. L’impoverimento di quasi tutti.
Le lotte degli operatori delle cooperative sociali, la mobilitazione delle insegnanti delle scuole materne, degli universitari della palazzina Verdi, le occupazioni dei precari della cultura e della creatività, a Torino e in altre città, ci dicono che qualcosa si muove, ma ci dicono anche della necessità di collegare e coalizzare i precari.
I Quaderni di San Precario sono autoformazione, inchiesta, analisi, organizzazione dei precari per i precari. Nel terzo numero, la piccola enciclopedia precaria, precariato universitario, genere e precarietà, lotte globali, appunti per uno sciopero precario e molto altro.

Per scaricare il testo integrale, clicca qui:

http://quaderni.sanprecario.info/

 

Presentazione Giovedì 7 giugno, h. 20.30 al CSOA Gabrio – via Revello 3, Torino

Partecipano Cristina Morini, Gianni Giovannelli, Marco Silvestri

Punto San Precario Torino

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